Storia

“L’Associazione Musicale e Culturale Armonie è nata con lo scopo di avvicinare i giovani alla musica in un’ottica più moderna e originale…”: così recita la nostra consolidata presentazione. Ebbene, la sua storia inizia proprio così!
Torniamo all’anno 1995, durante un concerto dell’orchestra di Martignacco, presso la chiesa del paese di Moruzzo, il signor Gianpaolo Di Lenarda è completamente assorto nell’ascolto, in trepidante attesa della fine dell’esibizione.
Concluso il concerto, si avvicina ai musicisti con lo scopo ben preciso di raggiungerne uno, un trombettista, tale Fabrizio Fontanot, il cui nome continuava a risuonargli nelle orecchie da quando una sua amica, la professoressa Adelina Montagnese, gliene aveva parlato. Il signor Gianpaolo nutre l’ambizioso desiderio di istituire nel territorio in cui vive una banda. La fortuna di questo sognatore è che pure il professor Fontanot, questo tale, alimenta da tempo un barlume di idea simile che però non ha mai potuto concretizzare: desidererebbe, infatti, creare un “supporto logistico” alle numerose richieste dei suo allievi della Scuola Media Mistruzzi di Basiliano, in cui insegnava, di poter continuare la loro maturazione musicale dopo l’esperienza nella banda scolastica. “Un invasato mi chiese se era possibile creare in tre mesi una banda”, racconta oggi il maestro Fontanot.
Fu da quel giorno e da quell’invasato che la nostra storia ebbe origine. Da quell’incontro si innescò un susseguirsi di incontri “carbonari” nella cantina del futuro factotum della banda Maurizio Rinaldi, insieme a Gianpaolo, al musicista poliedrico Benigno Moratti, all’affezionatissimo Gerardino Molaro.
Queste riunioni del dicembre 1995 avevano ad oggetto le non facili questioni amministrative, fiscali, finanziarie, tecniche, logistiche e di risorse umane. Dagli appunti di una riunione del 5 dicembre dello stesso anno si legge: “Statuto. Come dovrà essere steso. Quale dovrà essere il contenuto. Dovrà essere approvato… Fiscali. Quali obblighi… Ruoli e compiti. Presidente. Vicepresidente. Segretario. Tesoriere…”. In un’altra riunione, del 28 dicembre, Fontanot si rivolge ai suoi interlocutori: “Alcuni punti da rispettare:
– puntare, se possibile, su obiettivi qualitativamente validi (buon repertorio e servizi validi) per prospettive e progetti attuabili nel futuro;
– stimolare e valorizzare il gruppo di giovani presente nel territorio, nel tentativo di creare uno “zoccolo duro” con relazioni interpersonali anche al di fuori delle prove e servizi con la banda;
– coinvolgimento delle famiglie, del paese e dell’amministrazione comunale che deve sentire “suo” il gruppo musicale (concerti della banda e degli allievi per il paese)”. Una situazione in pieno fermento da cui prese vita un movimento di ampio consenso, sostenuto in primis dall’allora sindaco Corrado Olivo e dall’assessore Dino Pontisso, che seppero coinvolgere nell’impresa il futuro e intramontabile presidente Luigi Rinaldi, volto a realizzare un sogno: formare una banda.
In poco meno di un anno il più era fatto: gli appelli tramite volantini, gli articoli sul giornale, gli incontri sul territorio. Il 23 settembre i soci fondatori sottoscrissero un mutuo di 15 milioni di lire, per sostenere l’avvio dell’attività. Tre giorni dopo, il 26 settembre 1996, si giunse finalmente alla firma dello statuto dell’Associazione alla presenza dei soci fondatori, dei rappresentanti dei comuni di Sedegliano, Coseano, Dignano, Flaibano e Mereto di Tomba, e di Giovanni Melchior, allora presidente dell’ANBIMA.
I primi strumenti si recuperarono nella primavera del 1997. Alla consegna ufficiale erano presenti meno di 20 suonatori. Nel settembre dello stesso anno iniziarono le prime prove musicali nella latteria del paese di Grions… un caos pazzesco!
Tuttavia, in tempi da record mondiale la primissima uscita era praticamente pronta poco dopo: il 27 dicembre 1997, presso la stessa latteria, riservando l’ingresso ai soli genitori. Il primo concerto pubblico si tenne di lì a pochi giorni il 3 gennaio 1998 in chiesa a Sedegliano: “Un vero trionfo, chiesa stracolma di gente ed esecuzione, beh… diciamo impeccabile. Grandissima festa!” sostiene qualcuno che può dire “io c’ero”.
Ma l’inizio serbava altre sorprese: quale la rilevazione in corso d’opera della Scuola Strumentale di Gradisca che poteva così proseguire senza interruzioni la sua attività, nell’immediato, e fino ai nostri giorni, con sempre maggiori soddisfazioni (ad oggi, a.s. 2014/2015, gli allievi iscritti sono oltre 70). Prese poco dopo il via, a fianco dell’attività bandistica, la Scuola ad Orientamento Bandistico (che conta la partecipazione di oltre 40 allievi). Scuole che hanno permesso alla banda di crescere, sia musicalmente sia per numero di componenti, e che annovera tra le sue fila numerosi ragazzi che hanno proseguito lo studio musicale in percorsi accademici e professionali: Francesco Adami, Pierre Boschetti, Mirko Cisilino, Stefano De Giorgio, Giulio Dreosto, Paolo Dreosto, Giovanna Pagnucco, Francesco Palmino, Daniele Parussini, Michele Pignolo, Rachele Rognoni, Fabio Valoppi, … questi sono solo alcuni dei nomi dei ragazzi diplomati al conservatorio o avviati verso un percorso professionale incentrato sulla musica. In breve tempo crebbe in modo vortiginoso anche il numero di appuntamenti ai quali i ragazzi dell’associazione poterono partecipare.
Il primo concerto ufficiale della banda si tenne il 4 novembre 2000 (giorno dell’unità nazionale e festa delle forze armate) a Sedegliano, in occasione della cerimonia in ricordo dei caduti di tutte le guerre. A questa prima esibizione ne seguirono molte altre, alcune delle quali di particolare prestigio e interesse.
Le Scuole sono attive sia nel classico appuntamento dei saggi, che in diverse esibizioni dei propri gruppi: il coro di voci bianche, la piccola orchestra di chitarre, il quintetto di clarinetti, il Sedean Sax Group, il gruppo ottoni, il gruppo flauti e l’orchestra di violini Legato Allegro, formatasi quasi spontaneamente dalle collaborazioni fra le classi di violino del Maestro Denis Bosa attive nelle Scuole di Musica di Camino, Nespoledo di Lestizza e Gradisca.
Fiore all’occhiello della Associazione sono due formazioni di eccellenza: il coro femminile Euterpe e la Baby Big Band; due formazioni con all’attivo diverse partecipazioni ad eventi, diverse trasferte e la registrazione di numerosi CD.
Da diversi anni, inoltre, la Associazione ricopre il ruolo di partner culturale principale dell’Istituto Comprensivo di Basiliano e Sedegliano, attivo nei territori dei comuni di Basiliano, Coseano, Flaibano, Mereto di Tomba e Sedegliano, con il quale realizza una vasta attività di formazione musicale e multimediale, dando la luce a diversi progetti tra cui “Bach to the Future”, vincitore a livello nazionale del premio “Indicibili Incanti” del MIUR.
Di assoluto rilievo sono i progetti realizzati in seno alla stessa associazione, partendo dalla conferenza stampa “Sensazionare” e dal concerto “Sette note per Sette Arti” in onore del decennale di attività, i quali hanno visto il coinvolgimento attivo dei ragazzi in tutte le fasi di ideazione e realizzazione, fortificando maggiormente la coesione tra loro.
Tutto quello che è stato possibile raggiungere in questi anni lo si deve anzitutto ad un territorio che crede fermamente all’attività che l’associazione sta portando avanti. Dal 2002 è attiva una convenzione tra i Comuni di Sedegliano, Mereto di Tomba, Flaibano e Basiliano per il sostegno economico all’associazione. Diverse Istituzioni sostengono sistematicamente l’associazione. Basti ricordare le BCC del Friuli Centrale e di Basiliano, la Provincia di Udine, la fondazione CRUP, la SOMSI. Numerose sono le famiglie che decidono di devolvere il 5xmille ad Armonie.
Gli anni passano e purtroppo alcune cose mutano. Nel 2008 e nel 2013 vengono a mancare due figure importanti che per anni hanno accompagnato e sostenuto l’Associazione con quello animo giovanile, generoso, altruista ed energico che li caratterizzava e che contagiava chiunque li circondasse: Arrigo Valoppi, cui sarà intitolata la Scuola di Gradisca, e Adelino Venier.
Queste caratteristiche, non semplicemente musicali bensì soprattutto umane, rappresentano l’elemento che fin dalla nascita ha fatto la differenza. Il credo che da sempre permea l’associazione è la vera ricchezza che la rende unica: quello secondo cui l’apprendimento si compie attraverso l’esempio.
Nella banda questo credo trova il suo massimo compimento quando i più “grandi” accompagnano le nuove leve, provenienti dalla scuola e dall’Istituto Comprensivo, ad amare questa stupenda arte. Il tutto sempre sotto l’esperta guida del prof Fontanot e da qualche tempo anche di quella di Erica Paron, la nostra provetta oboista che sta maturando in modo eccellente le capacità e le caratteristiche di un direttore.
Pian piano i rapporti di amicizia crescono e si consolidano, fino al formarsi di quello “zoccolo duro” tanto auspicato nella lettera del 1995. Ma soprattutto, se è vero che “i più grandi possono insegnare ai più piccoli”, non si può negare che accada anche il contrario! Ed è così che si forma quel senso del gruppo che ci fa vivere come in una grande famiglia.